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Apprezza i valori cattolici in politica, ma è critica con i suoi rappresentanti. Anni fa all'amico Oscar Luigi Scalfaro, che chiamava affettuosamente "il sacrestano" perché «troppo castigato», ripeteva: «Io predico la Madonna, tu pensa a predicare la Costituzione».
Lo spirito "cavouriano" della religiosa, amica di Marella Agnelli, con cui negli anni Novanta organizzò una mostra fotografica sugli ospiti del Cottolengo, si rafforza negli anni: «Si può vivere una fede ed essere coerenti con essa anche senza partecipare a un'istituzione». Non capisce battaglie come quelle del crocifisso nelle scuole: «La croce è il simbolo di tutti i dannati della terra, vorrei chiedere a un cristiano impegnato: "Faresti la stessa battaglia per uno che la pensa diversamente da te?"».
Suor Giuliana è consapevole della crisi di partecipazione che sta attraversando la Chiesa. «Oggi ci sono gruppi molto attivi all'interno dell'universo cattolico, penso a Comunione e liberazione, ma la partecipazione di massa è finita». Come rimediare? «Non sono i diktat che riavvicinano i fedeli, bisogna tornare sul territorio e lavorare per l'opera d'intermediazione del sacerdote».
La religiosa, che ama molto Cechov perché «accompagna i suoi personaggi nei bassifondi dell'esistenza senza mai giudicarli», crede nel concetto tradizionale di famiglia, ma sa che la realtà induce a un allargamento "di fatto". «Le regole non cambiano, ma l'opera di mediazione del sacerdote può colmare il divario tra la rigidità di principio e la complessità della vita quotidiana».
Non di meno c'è un problema di etica: «Solidarietà e misericordia devono sempre camminare paralleli a giustizia e verità». Il pensiero va alle gravi accuse di pedofilia mosse a esponenti cattolici, compreso Papa Benedetto XVI, nelle ultime settimane. «Conosciamo gli errori compiuti durante i secoli: parole che dovevano essere dette e sono state taciute, condanne ingiuste... Sulla fibbia della cintura delle SS c'era scritto Gott mit uns (Dio è con noi): i cattolici hanno sbagliato in passato, continuano purtroppo a farlo ancora».
Per suor Giuliana bisogna fare luce sulla vicenda. «Il Papa poco dopo la nomina ha affermato la necessità di fare pulizia nella Chiesa. È il momento». Inutile continuare a «difendere l'indifendibile»: «il fenomeno della pedofilia esiste, mi chiedo però se dare una moglie a questi preti possa servire davvero a risolverlo».
Il sole sta tramontando, suor Giuliana deve rimettersi a lavoro. Sta scrivendo un libro su storie di religiose durante la Seconda guerra mondiale: «Anche le suore hanno partecipato alle lotte di liberazione dai nazisti, lo sa? È che di noi si parla troppo poco, noi per prime ci ritraiamo». Un tempo forse, perché oggi, sulle colline di Moncalieri, le suore d'Italia hanno un'ambasciatrice speciale.
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